Il progetto per la realizzazione è stato avviato nel 1987 con la stipula degli atti di convenzione tra Regione, Province e Comunità Montane. L’acquisizione è avvenuta per lotti, corrispondenti al territorio di ciascuna comunità montana, con esclusione dell’Oltrepò Pavese. Le informazioni sono basate sulla Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000, sulla quale sono stati riportati i dati di rilevamento e le informazioni contenute sulle cartografie preesistenti; il prodotto presenta una struttura dati molto complessa, articolata in ben 132 strati vettoriali, il cui schema fisico e le regole di digitalizzazione sono descritti in più capitolati. Poiché il progetto è realizzato di norma per territori appartenenti alle Comunità Montane, le carte ed i dati numerici sono organizzati per lotti territoriali corrispondenti alle Comunità Montane.

• Litologia: le diverse tipologie di rocce affioranti, sono rappresentate raggruppate in “unità litologiche”, in funzione delle caratteristiche di composizione e comportamento meccanico. Si distinguono due classi principali: depositi e rocce; queste sono ulteriormente distinte in sottoclassi sulla base della genesi e della composizione litologica.
• Geomorfologia: le forme d’accumulo e d’erosione del paesaggio sono cartografate raffigurandone le forme che ne derivano (cordoni morenici, coni alluvionali, ecc.) e interpretandone l’origine in funzione dei processi, endogeni ed esogeni, passati e presenti, che le hanno generate; individuandone quindi la sequenza cronologica, con particolare distinzione fra le forme attive e non attive.
• Uso del suolo ad orientamento vegetazionale: sono rappresentate le principali categorie di uso del suolo: seminativi, legnose agrarie, prati e pascoli, boschi, vegetazione naturale, vegetazione incolta, ambiti urbanizzati, verde urbano, aree sterili, aree idriche, legnose agrarie (frutteti, castagneti). Queste sono ulteriormente suddivise in classi più specifiche fornendo informazioni mirate alla realizzazione delle carte derivate indicando con appositi indici il grado di naturalità della vegetazione, il grado di protezione dalle acque battenti ed il grado di protezione delle acque dilavanti.
• Idrologia con indicazioni inerenti la permeabilità: le informazioni relative alla distribuzione del reticolo idrografico sono rappresentate congiuntamente alla zonazione della permeabilità, con l’obiettivo di consentire delle valutazioni qualitative sulla vulnerabilità delle acque.

• Dissesto idrogeologico e pericolosità: sono riportate aree ad elevata instabilità con presenza di fenomeni franosi attivi e in continua evoluzione, aree potenzialmente instabili, aree soggette a processi di dilavamento e di erosione superficiale, fenomeni di erosione per azione delle acque incanalate, aree allagabili e alluvionabili, aree ad elevata vulnerabilità per le risorse idriche sotterranee.
• Capacità d’uso del suolo: aree caratterizzate da analoghe limitazioni fisiche, sulle quali vengono poi effettuate valutazioni sull'attitudine ad uso agro-silvo-pastorale. Questo sistema di classificazione è organizzato gerarchicamente secondo due livelli: classe e sottoclasse. Il grado di capacità d'uso, ovvero l'entità delle limitazioni all'utilizzo agro-silvo-pastorale, viene indicato dalla classe: nel sistema sono prese in considerazione 8 classi, designate ciascuna con un numero romano da I a VIII; all'aumentare della cifra corrisponde un aumento del grado di limitazione e di conseguenza una diminuzione del numero delle scelte economicamente attuabili riguardo l'utilizzo dei suoli.
• Attitudini all’uso produttivo del suolo: fornisce informazioni relative al grado di attitudine del territorio ad usi agricoli, pastorali e forestali, tenendo conto anche di considerazioni effettuate in sede locale di natura socioeconomica e infrastrutturale, nonché gli usi del suolo attuali.
• Degrado ambientale: fornisce alcune indicazioni su situazioni di compromissione ambientale, attraverso la trasposizione cartografica di alcune informazioni rilevate da enti competenti in materia ambientale quali ad esempio le ASL competenti per territorio o di situazioni desunte nel corso della campagna di rilevamento effettuata per la redazione delle carte di base.
• Rilevanze naturalistiche e paesaggistiche: evidenzia i contenuti del paesaggio inteso come bene culturale, testimonianza dell'interazione fra uomo e ambiente ed in particolare fra fattori storico-culturali e fattori naturali.
• Unità geoambientali: è un catalogo di classi per rappresentare in modo sintetico le diverse realtà ambientali in essere sul territorio in esame, attraverso l'individuazione di aree omogenee per caratteristiche ambientali complessive: fisiografiche, vegetazionali, modificazioni antropiche.

La cartografia geoambientale è completa su 26 Comunità Montane. I territori di cui sono disponibili i dati in versione definitiva sono: Alto Garda Bresciano,Val Sabbia, Val Trompia, Valcamonica, Sebino Bresciano, Monte Bronzone e Basso Sebino, Alto Sebino, Val Cavallina, Val Seriana superiore, Val di Scalve, Val Seriana inferiore, Valle Imagna, Lario Orientale, Valsassina-Valvarrone-Val d’Esino-Riviera, Triangolo Lariano, Alto Lario Occidentale, Lario Intelvese (solo versione cartacea), Alpi Lepontine, Valtellina di Morbegno, Valchiavenna, Valcuvia, Val Brembana, Valli Luinesi, Valtellina di Tirano, Valtellina di Sondrio, Alta Valtellina.